GIULIA ROTA

GIULIA ROTA

Giulia Rota, classe 2007, è una giovane ragazza del Varesotto, la sua indagine verte sulla tematica della sintesi, la ricerca di quella via di mezzo che presuppone un perfetto equilibrio, analizzato soprattutto nella sfera delle relazioni interpersonali tra individui.

LA FORMAZIONE

La sua passione per l’arte nasce in tenera età derivando in parte dalla sua famiglia, la quale ha sempre avuto una grande sensibilità artistica: da qui ha vita la sua “precisione estetica”.

Grazie a questa cura del dettaglio, le sue opere risultano essere trasversali, così da poter donare un impatto poliedrico a ciò che vuole mettere in mostra. Dopo aver conseguito il diploma presso il liceo artistico Angelo Fratini, punta a frequentare una facoltà universitaria legata all’arte e alla creatività poiché non vuole abbandonare questa sua passione.

LA RICERCA

Nei suoi lavori, Giulia sta cercando di trovare un compromesso ed un equilibrio, lavorando principalmente sulle sequenze e sulla produzione seriale,evidenzia la tematica delle relazioni interpersonali, sperando di poter approfondire al meglio questo campo di ricerca concettuale.

Tra la sue opere su questo tema troviamo “Frainteso”, uno dei suoi più recenti progetti, raffigurante emozioni e connessioni. Si sviluppa su due foto che Giulia posiziona agli antipodi, le quali si distorcono fino a contrarsi e fondersi nel mezzo.

IL PROCESSO ARTISTICO

Il suo processo artistico si sviluppa attraverso tecniche tra cui possiamo sicuramente ritrovare la fotografia, i pastelli ad olio, la pittura e l’inchiostro per creare un’immagine di base dalla quale partire; il tutto viene successivamente distorto e fuso grazie all’utilizzo della grafica, servendosi di programmi come Illustrator o Photoshop per poter alterare forme e tinte degli scatti inizialmente realizzati.

L'IMPORTANZA DELLA PERCEZIONE

Tra le particolarità che possiamo riscontrare nelle sue opere spicca l’utilizzo del colore poiché l’artista, convivendo con un disturbo dell’attenzione (ADHD), che altera la sua percezione delle tonalità, Giulia tende a favorire la sintetizzazione delle tinte, affinché non si crei fastidio visivo, evitando enormi contrasti e lavorando spesso sul bianco e nero.

Ciò che sembra una problematica limitante la spinge in realtà ad essere più creativa e a rendere decisamente più personale tutto ciò che crea, associato però ad una procrastinazione con continui stimoli che portano alla volontà quasi perfezionistica di avere risultati immediati: due facce della stessa medaglia che rappresenta per Giulia un’opportunità e una limitazione al tempo stesso. 

LE INFLUENZE

Sicuramente, oltre ad avere ereditato un interesse familiare, è stata influenzata anche da estetiche esterne come quelle del fotografo Helmut Newton per quanto riguarda l’ambito del Vintage, della moda grazie a Maison Margela e Prada e brama l’arte contemporanea di Cy Twombly,oltre che i graffiti e lo stile underground. 

In conclusione, Giulia, si lascia ispirare molto da ciò che legge, dalle sue nuove conoscenze, dal mondo che la circonda e dall’attualità. 

Testo a cura di Marina Alessandra

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